Pedigree si, pedigree no...

Rieccoci qui. Oggi parliamo di una cosa molto importante per tutti gli allevatori e, in teoria, per tutti coloro i quali si apprestano ad acquistare un cane di razza: il Pedigree
Noi allevatori sappiamo che il Pedigree è il certificato di iscrizione ai Libri Genealogici, quindi un documento ufficiale che viene rilasciato dall'ENCI e che funge, praticamente, da "carta d'identità" del soggetto in questione. Tutti gli allevatori si sono sentiti dire almeno una volta da persone che si apprestavano ad acquistare un soggetto che il Pedigree del cane per loro non aveva molta importanza e che, in funzione di questo, avrebbero sperato in una riduzione di costo, che "fare gare" a loro non interessava e che valorizzare la razza, magari con una cucciolata, non faceva al caso loro. Poniamoci allora delle domande: cosa distingue un cane di razza da un qualsiasi altro soggetto non di razza? A cosa serve questo pezzo di carta che, in tempi meno recenti, si faticava a ricevere dagli uffici ENCI? Ebbene, il Pedigree è il documento che attesta le caratteristiche genealogiche fino alla quarta generazione, le peculiarità caratteriali, morfologiche e sanitarie. Ecco il motivo per cui per noi allevatori - e dovrebbe esserlo per tutti - è un documento molto importante, perché ci dà la possibilità di individuare quali sono i soggetti migliori nel momento in cui si decide di far accoppiare una femmina, quali sono le peculiarità da migliorare nella femmina, ci dà informazioni sulla compatibilità dei geni che "corrono nelle vene" dei soggetti da far accoppiare. 
Qualsiasi allevatore che si è trovato nella situazione di rispondere alla domanda: "Pedigree si, pedigree no?" sicuramente, se è una persona esperta e competente, ha risposto in modo affermativo. Il fatto che molte persone sperano di poter avere uno "sconto" per soggetti senza pedigree spesso, per noi, è quasi un fallimento perché cercando di valorizzare i soggetti di razza, investendo tempo e denaro nell'allevamento, investendo emozioni e soddisfazioni nel portare avanti insieme alla nostra femmina la gravidanza, è come se tutto il lavoro svolto non venisse per niente riconosciuto e ripagato. 
I proprietari di un soggetto dovrebbero poi sapere che il Pedigree funge - se vogliamo - da attestazione di qualità e di provenienza del loro cane, anche perché contiene i dati dell'allevatore e quindi, in teoria, dovrebbero diffidare di chi vuole vendere senza dare alcuna informazione. 
Noi abbiamo sentito spesse volte rammarichi e rimorsi di proprietari che, avendo acquistato un cane di razza senza Pedigree, si sono ritrovati con un buon candidato da portare in esposizione: così non hanno potuto valorizzare nulla di tutto quello che avevano in mano e si sono pentiti della scelta effettuata a suo tempo. 
Quindi, perché privare un cane di razza della propria identità sperando in una riduzione di costo (che poi è esigua)? Perché privarlo della possibilità di dimostrare "su carta" le sue qualità? Perché privarci di poter un giorno vedere i frutti del nostro investimento? 
Un'ultima domanda: sareste davvero capaci di rinunciare e queste bellezze e soddisfazioni?


































Maria Assunta Carlucci

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