Nazionale Gravina in Puglia - 21 Settembre 2013 / Campionato dell'anno Roma - 21/22 Settembre 2013
"Nei ring ove si verificassero richiami, schiamazzi o doppie presentazioni, l’esperto giudice dovrà sospendere il giudizio fino all’intervento del delegato ENCI".
Art. 16 Regolamento speciale delle esposizioni canine. Fonte:
http://www.enci.it/documenti/reg_sec.pdf
Chiariamo: nel Regolamento speciale delle esposizioni canine, rintracciabile sul sito istituzionale dell'ENCI, si prevede che qualora nel ring durante la presentazione del soggetto in esame si verificassero richiami o doppie presentazioni (cioè nel corso dell'esame si cerca di richiamare l'attenzione del cane o si cambia la persona che presenta il cane) il giudice è tenuto a sospendere il giudizio fin quando non intervenga il delegato ENCI (si spera) a chiarire la situazione e a tentare di risolvere il disguido. Chi è che non conosce questa regola? Ebbene, dopo 20 anni di "onorata carriera", numerose manifestazioni alle spalle, giochi e ghiochini che hanno ruotato e suonato davanti ai nostri occhi e alle nostre orecchie quest'articolo - teoricamente in vigore da gennaio 2009 - ci ha lasciati a bocca aperta quando l'abbiamo subito e letto.
Tutto il lavoro che abbiamo svolto fino a questo momento è stato buttato fuori dalla finestra quando, all'ingresso nel ring e ad un minimo richiamo all'attenzione del cane, siamo stati squalificati, senza nessun avvertimento o richiamo verbale, dall'esperto giudice ricevendo come spiegazione: "Doppio handler. Regolamento". Potete benissimo immaginare la nostra incredulità a riguardo. A nulla è servito chiedere spiegazioni e delucidazioni al delegato ENCI presente, il quale, dopo averci ascoltato e informato del regolamento, con una semplice alzata di spalle ci ha regalato un "Cosa vuole che le dica?! E' a discrezione del giudice". A discrezione del giudice... Ma, se esiste un regolamento, ed effettivamente è così, in cui è descritta una regola, come può essere che una situazione del genere sia a discrezione del giudice?
A nulla è servito chiedere un confronto con l'esperto giudice che per tutta risposta ha ignorato sia noi sia il delegato ENCI e ha continuato senza nessuna remora il giudizio sulle altre razze. Lì, poi, abbiamo incontrato un altro esperto giudice che non era "in servizio" (per pricacy non forniamo il nome) che è stato molto più esaudiente del delegato ENCI e che ci ha rincuorato con un "Io non lo avrei mai fatto".
Siamo ritornati a casa con il cuore rammaricato, con il morale a terra e con le tasche piene di "Mi dispiace" che a nulla servono in questi casi. Chi come noi ha questa passione, conosce bene i sacrifici che si fanno giorno per giorno, conosce bene le emozioni che corrono nelle vene quando si riesce ad ottenere anche un minimo risultato, conosce e sa bene cosa vuol dire avere diecimila attenzioni per i nostri cani in modo che siano al top per quei pochissimi minuti in cui una persona assolutamente estranea alla propria quotidianità lo osserva.
Avremmo sicuramente preferito avere un confronto diretto con l'esperto giudice, che null'altro ha fatto se non applicare in maniera - permettetelo - forse esageratamente pignola un regolamento di cui forse solo pochi conoscono l'esistenza e che noi sicuramente non abbiamo mai visto e sentito applicare. Ci dispiace infinitamente anche e soprattutto per il nostro boxer, che a guardarlo negli occhi, anche lui ha capito che qualcosa non andava. Quello che ci rimane e che a dispetto di tutto e tutti faremo valere sempre e comunque è l'immenso amore e affetto che proviamo verso i nostri soggetti...
| Boxer della Valle del Crati (Matias) - Harley |

Maria Assunta Carlucci
Roma - Campionato dell'anno
Scenario totalmente diverso al Campionato dell'anno. Qui siamo all'aria aperta, i ring sono enormi come dovrebbero essere per tutte le manifestazioni al fine di permettere ai nostri boxer di muoversi ed esprimersi al meglio e ai giudici di giudicare un soggetto che si muove in ampi spazi e non in ring ristretti come spesso accade.
Il caldo non ci lascia mai in queste situazioni e ristorarci dal sole battente diventa difficile. La piccola Jalisa di Casa Vernice (tre mesi e mezzo) gareggia con altre ventidue femminucce tigrate in classe Baby.
Di solito, tutti i cuccioli (perché è di questo che si tratta) non sono soliti stare in posa, ancora hanno un mondo davanti per perfezionare il tutto, ma la nostra piccola è sicuramente sulla buona strada. Il "molto promettente" è d'obbligo ed è quello che ci siamo meritati e portati a casa.
Saliamo di classe. Giovani femmine fulve. Olivia del Tajo presentata da Matias - Boxer della Valle del Crati - si posiziona al quarto posto ricevendo una splendida coppa.
Classe intermedia maschi fulvi. Qui abbiamo una piccola concorrenza (si fa per dire, siamo tutti amici) tra Mou de Alfeu e Axel. Qui Matias fa la doppietta: si prende un'altra magnifica coppa a dimostrazione del secondo posto in classifica raggiunto con il suo Mou.
Complimentarsi, ci sembra d'obbligo e forse è poco. Nelle nostre piccole realtà, come può essere un piccolo paese della provincia cosentina, sapere che ci sono persone come questi ragazzi che portano alta la bandiera del "piccolo borgo" è sicuramente motivo d'orgoglio da prendere come esempio e da portare avanti. Siamo sicuri che questi ragazzi sposteranno in avanti le loro mete cercando sempre di conquistare un'altra base che sta sempre al di là di un altro ostacolo.
Axel, purtroppo, non è così fortunato. Il soggetto è bellissimo, la presentazione è da eccellente, ma... un piccolo disguido con il giudice gli costa un "molto buono"...
A voi l'ardua sentenza: meritato o no? Può un disguido con l'esperto giudice costare un giudizio così severo nei confronti di un soggetto di questa portata? Può l'oggettività sopperire alla soggettività in casi come questi? Credo che la risposta sia unanime: un vigoroso quanto meritato no.
Maria Assunta Carlucci
Contributi
Stesura: Lorenzo Pupo
Foto: Lorenzo Pupo, Luca Indrieri, Pietro De Luca






Commenti
Posta un commento